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girasole

il girasole, detto anche Helianthus, da Helios, il nome greco del sole. Questo fiore segue sempre il sole, rivolgendo la sua corolla sempre verso questo astro. Da qui il significato di "girasole" cioè di "seguire sempre la luce". Simboleggia beatitudine e riconoscenza verso l’astro che gli permette di vivere.

E’ portatore di un messaggio positivo in quanto incita a seguire la luce, che metaforicamente vorrebbe dire di seguire sempre il meglio, porsi sempre nuovi obiettivi da raggiungere, senza mai guardare il peggio che questo mondo, in generale, e l’umanità offrono ai nostri occhi.

Il fiore del girasole, considerato portatore di gioia e allegria proprio per la sua grande infiorescenza che sembra sorridere, per il suo colore giallo acceso, brillante e splendente proprio come un piccolo sole che illumina e comunica calore, per noi rappresenta un fiore semplice ma tosto, con un grande cuore, che sa stare in gruppo come un soldato sempre pronto agli ordini, con la caratteristica che, sia nella sua piena fioritura quando si lascia ammirare nel campo, sia quando, umile, china il capo e lascia i semi, è sempre rivolto verso la "Luce".

Il mio servizio in Parrocchia

Avevi già sentito parlare di me prima d’ora? No? Poco importa. Mi conoscerai subito. I miei cari, preziosi membri sono volontari/e ultra-ventenni, allegri, dotati di un’invidiabile giovinezza di cuore, di mente e di una grande intraprendenza. Donne e uomini che nonostante gli impegni di famiglia e la salute non sempre “al top”, hanno accolto via via l’invito, che, da oltre vent’anni, chiama e coinvolge a dedicare parte del loro tempo alla visita ad ammalati e ad anziani nelle loro case, negli ospedali e nelle case di riposo. C’è chi offre la sua disponibilità nell’accompagnare qualche anziano, con difficoltà nella deambulazione; altri si prestano a trascorrere qualche ora con ammalati che hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24 e altri ancora si mettono a disposizione per piccole trasferte in auto o per servizi semplici della quotidianità. La loro caratteristica è la modalità di approccio gioiosa, creativa, generosa, attenta, la capacità di ascolto, di dialogo, di silenzio e di grande rispetto della libertà altrui; di vicinanza nella solitudine e nel dolore di un lutto o di una malattia; di partecipazione alla gioia in occasione di traguardi della vita, quali i compleanni, ai cui festeggiati, i miei volontari si premurano di portare gli auguri a nome della comunità. Come gruppo ci impegnamo inoltre ad organizzare annualmente per gli anziani di Casa Aranda due divertenti pomeriggi ricreativi: la tombola d’autunno e quella di primavera, appuntamenti molto attesi dagli ospiti e di grande gradimento anche da parte dei volontari medesimi. Momento culminante dell’anno è per noi la giornata del malato, che coincide con la festa della Madonna di Lourdes (mese di febbraio). In parrocchia ed a Casa Aranda è sempre molto sentita e vissuta come esperienza di conforto nello spirito e numerosi sono coloro che ricevono l’Unzione degli Infermi, durante la celebrazione. Ciò che spinge i miei volontari a compiere questo servizio, è il desiderio di imitare Gesù nel suo amore e nella sua predilezione per gli ammalati, in modo da continuare a renderlo presente tra noi. Un servizio svolto con semplicità, che procura tanta gioia; i volontari si accorgono che, una volta stabilito un rapporto di conoscenza e fiducia, le persone visitate li attendono e fanno loro sempre buona accoglienza. Gli appuntamenti importanti per noi sono: la partecipazione alla Santa Messa quotidiana, alle celebrazioni e alle catechesi parrocchiali che rappresentano il nutrimento spirituale necessario affinché ogni volontario possa portare con consapevolezza e coraggio Gesù dentro di sè durante le sue visite. Cerchiamo inoltre di partecipare per quanto possibile ai momenti di formazione ed informazione anche al di fuori del nostro ambito.

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