per il matrimonio
Celebrare il sacramento del matrimonio è un avvenimento della vita irreversibile. Dopo essersi sposati non si ridiventerà mai più né celibi, né nubili! Questa scelta ha, per chi si sposa in chiesa, una portata eccezionalmente alta. Diventa il modo per vivere l’amore secondo il comandamento datoci da Cristo. “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Lo sposo sarà il Cristo in casa e la sposa (che giustamente si veste di bianco) sarà la presenza della Chiesa in casa.
L’amore dello sposo alla sua sposa la rende santa e la sposa nel ricambiare l’amore gode la gioia di essere amata e ricambia in fedeltà l’amore. Insieme diventano dono per rapportarsi a Cristo modello d’amore. Chi si sposa in chiesa decide di amarsi per sempre e per tutta la vita. Pertanto diventa una promessa da scoprire ogni giorno e a cui restare fedeli. Ma la difficoltà ad amarsi in questo modo scaturisce dal passato della vita privata rispettivamente della sposa e dello sposo. Troppi sono i condizionamenti cui ci si è dovuti adattare. Troppe le storture che abbiamo messo in atto per sopravvivere alle peripezie passate! Le storture rendono difficile la vita al partner.
Prepararsi al matrimonio è una necessità. Aiuta a guardarsi dentro, a scoprire limiti e povertà, ricchezze e qualità, perché la vita di coppia diventi una gara nel volersi bene. Per questo è necessario leggere se stessi. Dell’altro e sull’altro non abbiamo nessun potere decisionale. Ognuno mette in gioco solo se stesso. Gli incontri servono per vedere se la propria decisione è realizzabile con la persona che si vuole o si desidera essere il proprio partner per tutta la vita. L’inadeguatezza dell’uno o dell’altro a questo progetto che deve durare per sempre deve far decidere per un’altra scelta. Non fosse altro che il matrimonio nella sola forma civile.
Quel volersi bene “per sempre” è una qualità che appartiene solo a Dio. Noi umani facciamo le cose che durano al massimo…. cent’anni! Per raggiungere il “per sempre” è necessario imparare a pregare Dio. Solo a Lui appartiene il “per sempre”! Gli incontri aiutano a riaprire la nostra fiducia in Dio che è amore per sempre. Dio è amore. Perciò l’amore ha una valenza di sacralità. L’amore è troppo nobile e sacro per accostarsi con superficialità e senza rito.
Da ultimo gli incontri servono per “non adattarsi alla mentalità di questo secolo”, come scriveva S. Paolo ai Romani (12,2). La provocante quantità di piacere, l’esaltazione del sesso e della genitalità, la facilità di trovare alternative, invece che di rimanere fedeli alle promesse, come anche una certa carenza di regolarità nella pratica religiosa possono introdurre nella futura vita di coppia dei veleni mortali. Pertanto un’analisi sulla fedeltà, sulla mentalità nei confronti di possibili figli con handicap e, ancora, un esame della propria forza di fede sono alla base degli ultimi incontri.
La parrocchia di Giubiasco organizza sette mercoledì che formano la serie di incontri di un corso. I corsi si tengono tre volte all’anno ed è auspicabile che vengano frequentati non a ridosso della data di matrimonio – quando tutto è ormai pronto – ma a quella distanza che aiuterebbe a migliorare il rapporto affinché sia un legame da uomo e da donna coscienti del proprio valore interiore e della propria dimensione di fede e di interiorità.
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