di Comunità
Che cosa sarebbe un pastore senza le pecore? Con questa immagine vogliamo spiegare la bellezza di sedere in consiglio attorno al parroco, nella Parrocchia di Giubiasco, perché la Parrocchia è composta da tutti i battezzati cattolici che abitano nei confini del Comune. Il Consiglio aiuta il parroco e crea una mentalità comunitaria nella pastorale, perché nessuno più pensi che la Parrocchia sia appannaggio del solo prete.
Il Consiglio potrebbe avere una vera forma democratica quando, a eleggerlo, fosse la popolazione. A Giubiasco si è deciso di eleggere i membri del Consiglio di Comunità all’interno dei gruppi e delle Associazioni cattoliche. Ogni gruppo sceglie un membro che per quattro anni siede nel Consiglio. Lo scopo è di avere occhi sulla comunità e proporre innanzittutto una crescita di fede, poi un’attenzione alle tematiche caritative e sociali per non dimenticare gli ultimi. I membri si radunano sotto la presidenza del parroco e diventano poi responsabili di trasmettere ai rispettivi gruppi e Associazioni le decisioni prese. Alla popolazione vengono comunicate le decisioni durante i momenti di culto negli avvisi settimanali oppure attraverso Vita Parrocchiale.
Possedere un organo comunitario di ascolto e decisionale significa rendersi corresponsabili delle scelte. Il Consiglio, inoltre, esamina anche i conti delle spese per le attività pastorali. Esse sono tutte le iniziative che hanno come scopo quello di sollecitare i battezzati a coltivare e far crescere la fede; vivere la fede nelle azioni di carità; annunciare la fede ai lontani; educare e trasmettere la fede alla prossima generazione; aiutare i genitori nel compito educativo dei figli; aiutare i giovani a impegnarsi nel mondo e nelle professioni; aiutare i giovani a formare una famiglia che sia testimone del Vangelo. Ogni gruppo alla fine dell’anno compie una verifica dell’attività svolta e programma le proprie attività per l’anno seguente. Il parroco raccoglie le verifiche e, con le prospettive programmatiche, allestisce un piano pastorale che viene distribuito a tutti i gruppi parrocchiali e alle Associazioni. Il piano pastorale è uno strumento di lavoro che aiuta a conoscere e ad apprezzare le attività degli altri. Il tema dell’anno è solitamente suggerito dal vescovo nella sua lettera pastorale indirizzata alle parrocchie e alle persone aperte alla dimensione ecclesiale. Il Consiglio di Comunità si raduna tre o quattro volte all’anno e fa anche da cassa di risonanza per quelle attività diocesane che sono proposte nelle vicinanze e sono di interesse per tutta la comunità parrocchiale. Certamente si potrebbero compiere ulteriori passi e studiare forme diverse per stimolare una partecipazione maggiore della comunità laicale attorno al parroco. Noi crediamo che in una parrocchia vasta come Giubiasco e la Valle Morobbia, questa possa essere una buona forma partecipativa per una pastorale comunitaria e vivace.
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